sabato 15 ottobre 2016

Pocofuturo

Dopo parecchi mesi passati a rileggere fino alla nausea ogni racconto insieme alla brava editor Giulia De Gasperi, esce per la Antonio Tombolini Editore la mia raccolta dal titolo, appunto Pocofuturo (tutto attaccato!) all'interno della collana "Officina Marziani", tenuta dallo scrittore Michele Marziani.


Incidentalmente con questo ebook la Antonio Tombolini Editore (d'ora in poi ATE) festeggia le cento uscite. Va da se che "Pocofuturo" acquista anche un significato scaramantico e, si spera, benaugurante!
 Proprio per questa ragione e fino al 6 Novembre, il mio libro e gli altri novantanove, distribuiti in diverse collante tematiche molto interessanti, sono in vendita in offerta a 1.99 E, meno della metà del loro costo normale.

Ma che tipologia di racconti troverete il Pocofuturo? Il genere può essere inserito nel grande contenitore della "letteratura contemporanea"; un paio sono stati pubblicati anche in questo blog e non ho l'intenzione di cancellarli, anche se chiaramente, firmando il contratto con la ATE ne ho ceduto  i diritti d'autore.

 Sono piccoli ritratti di  adolescenti, giovani e meno giovani presi tra solitudine e incapacità di immaginare per sé o per il mondo un futuro credibile o anche solo accettabile.


Tra qualche settimana sarà possibile ordinare anche il cartaceo, l'ebook è in vendita nei principati store, tra cui Amazon

Qui di seguito, potete leggere in anteprima un paio di racconti: Anteprima Amazon

Qui invece vedere il video in cui Michele Marziani parla della sua esperienza con la ATE e del mio libro: Video







giovedì 6 ottobre 2016

Il cuore selvaggio di Simona Ferruggia

Recensione per il comitato di lettura del Writers Dreams


Titolo: Il Cuore Segreto
Autore: Simona Ferruggia
Collana: Collana Luci

Casa editrice: Watson Edizioni
ISBN: 9788898036295ISBN
Data di pubblicazione (o di uscita): Giugno 2015
Genere: Romanzo di Formazione
Pagine: 240
Prezzo:10 E 


Trama

Tra il romanzo di formazione e la saga familiare, "Il cuore segreto", di Simona Ferruggia, abbraccia tre generazioni di donne forti, sensibili, sofferenti, abusate eppure mai dome. La vicenda si svolge tra gli anni Sessanta e i giorni nostri. Protagonista è Sandra "occhi tristi", costretta dalle circostanze a costruirsi una corazza emotiva con la quale arginare il dolore e la mancanza di figure di riferimento per poter affrontare la vita che la aspetta e poter rinascere. Diana, la sorella e Federico, il suo migliore amico, sono tra le poche persone su cui può contare.

 
Contenuti
 
La vicenda, tratta da una storia vera, si segue senza fatica; a tratti appassionante, in alcune parti prevedibile, comunque non annoia mai. Il racconto non manca di coerenza e linearità. Il conflitto tra Pino e Sandra è sicuramente uno dei temi principali; reso molto bene, vivido, doloroso. C'è il disagio di vivere, c'è la paura: della malattia, della violenza, di ciò che la vita può riservare. Infine c'è il coraggio, quello che permette di andare avanti, un passo dopo l'altro, e affrontare le avversità per superarle, crescere, costruire un piccolo frammento di mondo migliore.
 
Ambientazione e personaggi
 
La descrizione degli ambienti è una delle prerogative più apprezzabili dell'autrice. Con poche pennellate riesce a rendere credibili luoghi e paesaggi, senza appesantire la narrazione con un'aggettivazione troppo ingombrante. Il lettore non fa mai fatica ad imergersi nella vicenda anche grazie a questa indubbia capacità. L'atmosfera è spesso lieve, rarefatta, tranne nei momenti più drammatici, come se Simona Ferruggia cercasse una distanza emotiva da una vicenda che, ricordiamo, è tratta da avvenimenti reali. Nonostante i personaggi siano veramente numerosi, non si rischia mai di confonderli o di dimenticarne i nomi; indice di una buona caratterizzazione di protagonisti e coprimari e soprattutto di un'ottima gestione della narrazione. Su tutti spicca Sandra naturalmente, ma anche Nilde, la madre, di cui è ben resa la distanza emotiva e lo spaesamento esistenziale. E Pino, la figura più controversa, ma anche quella resa con maggior vividezza. E' un romanzo con molti dialoghi che, tra le altre cose, aiutano a definire gli altri personaggi secondari; dialoghi che a volte possono risultare un poco piatti o leggermente manierati. Mai comunque avulsi dal contesto, né ingombranti.
 
Stile e forma
 
Stile non particolarmente ricco o ricercato: lieve, essenziale, fluido, aiuta il lettore a immergersi nella vicenda. Talvolta si sente la mancanza di qualche vocabolo più ricercato, di un aggettivo meno usuale. Ho notato, limitatamente alla prima parte del romanzo un passaggio dal passato remoto al presente, certo voluto dall'autrice e che aiuta a sottolineare vicende particolari in modo efficace e quasi cinematografico. A volte tuttavia il passaggio tra passato remoto e tempo presente avviene troppo repentinamente, anche all'interno della stessa scena, e ciò può sconcertare il lettore. Errori grammaticali assenti, ho trovato un paio di refusi appena, che in un romanzo di oltre 200 pagine sono un ottimo risultato, segno di un editing e una correzione delle bozze efficace.
 
Giudizio finale
 
Nonostante la vicenda sia contrassegnata da momenti tragici, da conflitti drammatici, "Il cuore segreto" non è un romanzo emotivamente "pesante"; l'autrice non gioca a solleticare la commozione, il turbamento del lettore: lascia parlare il racconto, che come ho scritto, procede in modo convincente, coerente fino alla fine, lineare. Ciò non significa che non si noti la mano della narratrice in diverse parti: l'episodio in cui Pino affronta se stesso chino su una scacchiera, la successiva conclusione inattesa della vicenda, di cui non raccontiamo nulla per ovvi motivi, è veramente ben costruita. Così come la parte che riguarda l'adolescenza di Sandra, di Diana, dei suoi amici. Un romanzo convincente, con alcune ingenuità tipiche dell''autrice esordiente, che non pregiudicano in alcun modo la lettura e l'immersione nella vicenda narrata.